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Soggetti con disabilità: congedo straordinario e permessi

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Novità normative riguardo ai permessi e al congedo straordinario per l’assistenza ai soggetti con disabilità gravi.

Fringe benefit: istruzioni per conguaglio in UNIEMENS

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Le modalità di esposizione dei dati relativi all’operazione di conguaglio in UNIEMENS per il recupero dei contributi.

Dipendenti privati: indennità una tantum 2023 e 2022, aumento platea

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I lavoratori possono presentare la domanda dal 13 novembre al 15 dicembre 2023.

Sportivi con contratto apprendistato professionalizzante: contributi

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Gli obblighi relativi alle assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante finalizzate alla formazione di sportivi professionisti.

Alluvioni: come richiedere gli strumenti di sostegno al reddito

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Alluvione
Alluvione

Le modalità che i datori di lavoro devono seguire per richiedere le prestazioni di integrazione salariale.

Indice dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie: Ottobre 2023

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I prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati

La vendita con riserva di proprietà non blocca l’agevolazione prima casa

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In uno studio del Consiglio nazionale del Notariato, un quadro sulla disciplina fiscale di questa particolare forma di contratto, detto anche vendita con patto di riservato dominio

La vendita con riserva di proprietà, o patto di riservato dominio, disciplinata dagli articoli 1523 e seguenti del codice civile, è una forma di compravendita caratterizzata da diverse particolarità. Innanzitutto, il pagamento del prezzo avviene a rate e non per intero all’atto di sottoscrizione del contratto. Inoltre, il compratore acquista la proprietà dell’immobile non al momento della sottoscrizione del contratto, ma soltanto contestualmente al versamento dell’ultima rata rispetto al quantum prestabilito. Uno studio del Consiglio nazionale del Notariato delinea un quadro completo in merito alla disciplina fiscale di tale istituto.

Agevolazione “Decontribuzione Sud”, esclusa la detassazione del Dl Ristori

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L’eventuale applicazione della misura di sostegno, introdotta a seguito dell’emergenza sanitaria, genererebbe un effetto agevolativo “ulteriore” rispetto alla ratio della norma

Le agevolazioni concesse alle imprese e, più in generale, ai datori di lavoro sotto forma di “esonero contributivo” si sostanziano in una generale riduzione dell’aliquota contributiva datoriale, che comporta il “mancato sostenimento” dei corrispondenti costi per contributi previdenziali. Ciò implica che tali misure non rientrano nel perimetro di applicazione del regime di detassazione previsto dall’articolo 10-bis del “decreto Ristori” in favore dei soggetti beneficiari dei “contributi” e delle “indennità” erogati in via eccezionale per far fronte alle difficoltà economiche derivanti dalla crisi pandemia per Covid-19.

Dipendenti privati: indennità una tantum 2023 e 2022, aumento platea

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I lavoratori possono presentare la domanda dal 13 novembre al 15 dicembre 2023.

Il decreto Aiuti ha previsto, per il 2022, il riconoscimento di una indennità una tantum di 550 euro ai dipendenti privati titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale e in possesso di specifici requisiti.

Welfare aziendale 2023, l’Inps spiega le novità contributive

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Tra le precisazioni l’Istituto di previdenza ricorda che nel calcolo della soglia esente confluiscono anche i fringe benefit eventualmente erogati da precedenti datori di lavoro

Con il messaggio pubblicato il 6 novembre 2023, sul proprio sito, l’Inps spiega come operare per effettuare i conguagli contributivi nei casi in cui le somme relative ai fringe benefit annui, corrisposte ai dipendenti, risultino superiori alla soglia di esenzione fissata per il periodo d’imposta 2023 più vantaggiosa rispetto al regime ordinario.