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Siglato il Memorandum d’intesa in favore dei lavoratori frontalieri

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Diversi i punti cardine dell’accordo fiscale Italia-Svizzera tra il ministero dell’Economia e delle Finanze, l’associazione dei Comuni italiani di confine e i sindacati confederali 

Con il comunicato del 23 dicembre 2020, il ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia la firma del Memorandum d’Intesa tra il vice ministro dello stesso Mef, Antonio Misiani, l’Associazione dei Comuni italiani di frontiera e i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil. Al processo di definizione dell’accordo Italia-Svizzera sulla tassazione dei lavoratori frontalieri hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali svizzere Unia e Ocst.

Tra i temi centrali il riconoscimento della specificità e del ruolo dei Comuni di frontiera e la riduzione del carico fiscale sui lavoratori frontalieri.

Nel costruttivo e positivo confronto, specifica il comunicato odierno, il Governo si è impegnato a garantire in via strutturale risorse finanziarie per i Comuni di frontiera pari a quelle del 2019, circa 90 milioni di euro, e, allo stesso tempo, il finanziamento di progetti di sviluppo economico e sociale dei territori interessati a valere su eventuali maggiori entrate, al netto dei costi delle misure previste dallo stesso Memorandum stesso.

Altro impegno del Governo è l’introduzione di meccanismi finalizzati ad alleggerire il carico impositivo dei lavoratori frontalieri, attraverso, tra l’altro, l’innalzamento della ‘no tax area’ per i redditi di lavoro dipendente a 10mila euro e la non imponibilità degli assegni familiari erogati dagli enti di previdenza dello Stato in cui il frontaliere presta lavoro.

E ancora, il Governo si impegna a convocare annualmente un incontro con le organizzazioni sindacali firmatarie e con l’associazione dei Comuni italiani di frontiera per il monitoraggio della corretta applicazione dell’accordo firmato dai Governi di Italia e Svizzera sull’imposizione dei lavoratori frontalieri, delle misure previste dal memorandum stesso e per promuovere un confronto sui progetti di sviluppo economico e sociale dei comuni di frontiera.

È prevista, infine, l’istituzione, entro il primo quadrimestre 2021, di un tavolo interministeriale di confronto, coordinato dal Governo, all’interno del quale verranno affrontate le proposte in materia di sicurezza e dialogo sociale, mercato del lavoro, cooperazione transnazionale, con l’obiettivo di definire uno Statuto dei lavoratori frontalieri.

Fonte FiscoOggi.it