Fruibili “fisicamente” o tramite le piattaforme telematiche Fisconline o Entratel, in questo periodo potranno essere raggiunti, rimanendo a casa, anche da cittadini non in possesso delle credenziali
Orientarsi nel mondo del Fisco non è cosa facile, figuriamoci in tempi di Coronavirus. A fornire una bussola e rispondere alle perplessità dei cittadini-contribuenti tenuti a restare in casa e, nello stesso tempo, a effettuare necessari adempimenti o richieste, ci pensa l’Agenzia delle entrate con i suoi “servizi essenziali”, erogati rigorosamente a distanza.
In linea con le indicazioni del Governo sulla strategia di distacco sociale per arginare la diffusione del contagio da Covid-19, l’amministrazione fiscale ha preso le dovute precauzioni, prevedendo, per ciascuna area di attività, modalità semplificate di svolgimento delle lavorazioni, dirette a privilegiare la relazione “a distanza” sia con l’utenza, tramite contatto telefonico o per via telematica, sia tra gli operatori. Garantendo, in questo modo, alla collettività la fruizione dei servizi essenziali privilegiando il contatto “umano” e riducendo al minimo il contatto “fisico”.
Questo per tutta la durata dello stato di emergenza sanitaria.
Per domandare un servizio, il cittadino può presentare preferibilmente via e-mail, Pec o tramite i servizi telematici dell’Agenzia la richiesta, insieme alla documentazione necessaria e ai propri riferimenti per i contatti successivi. Gli indirizzi e-mail e Pec, dei singoli uffici dell’Agenzia dislocati sul territorio, sono reperibili sui siti delle direzioni regionali e provinciali delle Entrate.
Molte pratiche fiscali, ricordiamo, possono essere gestite utilizzando i servizi dell’Agenzia (con o senza registrazione).
Gli interlocutori che invece sono già in possesso di credenziali per l’accesso ai servizi telematici (quali intermediari, professionisti, società), se il servizio richiesto è già offerto dall’Agenzia, all’interno dell’area autenticata, continuano a utilizzare tali canali di comunicazione con l’amministrazione (Fisconline, Entratel o Spid).
Assistenza telefonica
Ricordiamo innanzitutto che per richiedere assistenza e informazioni fiscali di carattere generale e sui servizi telematici si può sempre usare il contatto telefonico. Se si chiama dal fisso, il numero verde da comporre è 800.90.96.96, dal cellulare invece, il contatto è 0696668907 (in questo caso, il costo della telefonata varia in base al piano tariffario del proprio gestore). I numeri sono attivi per rispondere a richieste di informazione e di assistenza, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, e il sabato dalle 9 alle 13 (con esclusione delle festività nazionali).
Le pratiche di carattere personale sono gestite da un ufficio territoriale, contattando il centralino della Direzione provinciale di interesse.
Cosa può presentare/ottenere il cittadino che ♯restaacasa?
Codice fiscale/tessera sanitaria
Rimanendo seduto davanti al computer di casa, il contribuente che ne ha comprovata necessità (ad esempio, perché ha smarrito il tesserino) oppure è appena diventato genitore, può richiedere il duplicato o l’attribuzione (al neonato) del codice fiscale e della tessera sanitaria, usando la Pec o la semplice e-mail. Al messaggio deve allegare copia:
- della richiesta (modello AA4/8 compilato e sottoscritto con firma autografa o digitale)
- di eventuali documenti a supporto (come la copia della denuncia di furto o smarrimento, oppure il certificato di nascita)
- del documento di identità del richiedente.
Il certificato di codice fiscale/tessera sanitaria, firmato digitalmente dal responsabile dell’ufficio o da un suo delegato, arriverà allo stesso indirizzo utilizzato per la richiesta.
La procedura, in particolare, può essere seguita anche dalle persone non fisiche non obbligate a servirsi di ComUnica, che possono pure presentare le dichiarazioni di inizio, variazione dati, cessazione attività.
Certificati
In generale, attraverso la posta elettronica, il contribuente o un suo delegato possono inviare le richieste di certificati compilate e sottoscritte, allegando i documenti necessari, come quello d’identità, e l’attestazione del versamento dell’imposta di bollo e, se dovuti, dei tributi speciali.
In particolare, esclusivamente attraverso la posta certificata, le imprese possono richiedere attestazioni (ad esempio, carichi pendenti, residenza fiscale), unendo al messaggio:
- copia della richiesta sottoscritta dal rappresentante legale (o suo delegato) con firma autografa o digitale
- eventuale documentazione allegata
- copia del documento di identità del richiedente, della delega e del documento d’identità del delegante
- ricevuta di versamento F24 dell’imposta di bollo dovuta sia per l’istanza che per il certificato, nonché dei diritti di ricerca (tributi speciali). Il versamento potrà avvenire tramite i servizi telematici dell’Agenzia (F24 web), con i sistemi di home banking o con modello F24 ordinario utilizzando il codice tributo 1599 per l’imposta di bollo (32 euro) e il codice 1538 per i tributi speciali nella misura di 12,40 euro, salvo richiesta di integrazione da parte dell’ufficio.
Il certificato, sottoscritto digitalmente dal responsabile dell’ufficio o da un suo delegato, sarà trasmesso all’indirizzo Pec utilizzato per la richiesta.
Dichiarazioni di successione
L’articolo 62, comma 1 del Dl n. 18/2020 ha disposto la sospensione dei termini per la presentazione della dichiarazione di successione dall’ 8 marzo al 31 maggio 2020. Resta fermo l’obbligo per i professionisti di trasmettere le dichiarazioni di successione telematiche per i propri clienti tramite i servizi telematici dell’Agenzia. Per l’invio delle dichiarazioni integrative, modificative e sostitutive di una precedente dichiarazione presentata in ufficio in modalità cartacea (modello 4) i professionisti dovranno utilizzare esclusivamente il canale Pec.
L’erede che ha deciso di non avvalersi della sospensione dei termini prevista dal “Cura Italia”, può, allo stesso modo, presentare la dichiarazione di successione all’ufficio competente in base all’ultima residenza del defunto. In tale ipotesi la e-mail o la Pec deve essere accompagnata:
- dal modello di dichiarazione di successione (modello telematico o modello 4 in caso di dichiarazione cartacea) debitamente compilato e sottoscritto
- dalla documentazione a supporto necessaria (ad esempio, la copia del testamento)
- dalla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che attesta il possesso degli originali dei documenti allegati (contenente l’impegno a depositarli in ufficio, una volta terminato il periodo emergenziale)
- dalla copia del documento di identità di chi presenta la dichiarazione
- dalla copia del modello F24 di pagamento dei tributi dovuti in autoliquidazione o dell’apposito modello, debitamente sottoscritto, di addebito su conto corrente bancario o postale delle somme dovute.
In ogni caso, non è precluso l’invio della dichiarazione di successione tramite raccomandata postale.
Registrazione atti privati
Stesse modalità anche per la registrazione degli atti privati, i cui termini sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 per opera del citato articolo 62. Il contribuente che decidesse comunque di richiedere la registrazione di un atto, che per i contratti di locazione deve avvenire tramite i canali telematici, può farlo via e-mail o Pec inviando, naturalmente, l’atto firmato digitalmente o copia dell’atto sottoscritto con firma autografa, il modello 69 o Rli (in caso di locazioni) debitamente compilato e sottoscritto, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di essere in possesso degli originali (e l’impegno a depositarli successivamente in ufficio), la copia del documento di identità del richiedente, il modello di versamento dei tributi autoliquidati.
Verificata la correttezza della documentazione, l’ufficio effettuerà la registrazione e ne comunicherà gli estremi al contribuente.
Resta ferma la possibilità di registrazione dei contratti di locazione e di comunicazione degli adempimenti successivi (proroghe, cessioni, risoluzioni) mediante i servizi telematici dell’Agenzia (Rli accessibile con le credenziali di Fisconline).
Rimborsi
Via Pec, e-mail o raccomandata anche le richieste di rimborso, sia di imposte dirette che di Iva. Nel messaggio devono esserci:
- copia dell’istanza di rimborso debitamente sottoscritta con firma autografa o istanza firmata digitalmente
- documenti allegati necessari a dimostrare il diritto al rimborso
- copia del documento di identità del richiedente.
E così anche la comunicazione delle coordinate bancarie o postali per l’accredito delle somme (con l’apposito modulo) possono essere comunicate all’Agenzia, tramite i servizi telematici (cassetto fiscale utilizzando le credenziali Fisconline), raccomandata o Pec, di uso esclusivo dell’interessato, senza possibilità di delega.
Abilitazione servizi telematici
I servizi essenziali, normalmente fruibili “fisicamente” presso gli sportelli degli uffici dell’Agenzia o anche tramite le piattaforme telematiche Fisconline o Entratel, per tutta la durata dello stato di emergenza sanitaria, sono garantiti tramite e-mail o tramite Pec, rimanendo a casa, anche da parte di cittadini non in possesso delle credenziali necessarie per accedervi.
In proposito, chi non lo è, ma vuole abilitarsi può farlo sia dalla pagina di registrazione ai servizi telematici sia scaricando l’app dell’Agenzia per smatphone e tablet. Non solo, infatti, i contribuenti in possesso della Carta nazionale dei servizi (Cns) tramite la stessa possono ricevere direttamente codice Pin completo e password iniziale. Accesso garantito, poi, con Spid, il sistema pubblico di identità digitale.
È anche possibile inviare il modello di richiesta – pdf firmato digitalmente in allegato a un messaggio di posta elettronica certificata (Pec). Ricordiamo che l’indirizzo pec deve essere di uso esclusivo del richiedente in modo da garantire la riservatezza della prima parte del codice pin e della password iniziale che verranno inviati dall’Agenzia. La seconda parte del pin verrà prelevata direttamente dal richiedente, selezionando dalla home page del sito il seguente percorso: Area Riservata → Non sei ancora registrato? → Registrazione a Fisconline → Per coloro che hanno richiesto il PIN a un Ufficio e inserendo i dati contenuti nella stampa inviata dall’ufficio.
Fonte FiscoOggi.it