Ebinforma – Ente Bilaterale Nazionale

Riscatto laurea agevolato: ok a platea allargata

Anche i corsi di studio fino al 1996 sono ammessi al riscatto di laurea agevolata purché si scelga il calcolo contributivo: chiarimenti INPS e regole pensione.

Il riscatto agevolato della laurea può essere utilizzato per valorizzare ai fini previdenziali anche periodi antecedenti al 1996, se il lavoratore sceglie il calcolo interamente contributivo della pensione.

Questa possibilità riguarda tutti coloro che si ritirano con utilizzando il cosiddetto “computo” previsto dalla riforma Dini (che valorizza, appunto, con il contributivo contributi versati prima del 1996) e le lavoratrici che scelgono di ritirarsi con l’Opzione Donna.

La precisazione arriva dall’INPS, che con circolare 6/2020 fornisce una serie di indicazioni operative e chiarimenti interpretativi sull’applicazione del riscatto laurea agevolato introdotto dal dl 4/2019. E, di fatto, si tratta di un’interpretazione estensiva della norma, che allarga la platea degli aventi diritto.

Il riscatto laurea consente di valorizzare ai fini pensionistici il corso di studi universitari. In base alla legge 4/2019, è possibile effettuare l’operazione pagando un costo più basso per i periodi da valorizzare con il contributivo.

Fino a questo momento, l’interpretazione generale limitava il riscatto agevolato ai periodi successivi al 31 dicembre 1995 (che rientrano, appunto, nel calcolo contributivo). L’INPS precisa ora che si possono riscattare anche periodo precedenti, ad alcune condizioni.

Attenzione: in entrambi i casi sopra citati, la domanda di riscatto deve essere presentata contestualmente a quella di pensione. Nel caso dell’Opzione Donna, se la lavoratrice aveva già presentato domande di riscatto, senza però aver ancora pagato l’ unica o la prima rata, può chiedere di rideterminare l’onere di riscatto, utilizzando la formula agevolata.

Fonte PMI.It

Exit mobile version