Decreto Rilancio: le principali misure per le imprese
Focus impresa oltre 20 miliardi, dai contributi a fondo perduto alla cancellazione dell’Irap, passando per ulteriori risorse al Fondo di Garanzia per le PMI
Focus impresa oltre 20 miliardi, dai contributi a fondo perduto alla cancellazione dell’Irap, passando per ulteriori risorse al Fondo di Garanzia per le PMI
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 34 del 19 maggio 2020, varato dal Governo per far fronte alle difficoltà di famiglie, lavoratori e imprese a causa dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
In considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, dal 23 febbraio al 1° giugno 2020 sono sospesi sia il decorso dei termini di decadenza sia i termini di prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’INPS e dall’INAIL. Lo ha disposto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto “Cura Italia”), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.
L’Istituto, con la circolare INPS 21 maggio 2020, n. 60, comunica i nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2020 – 30 giugno 2021, validi ai fini della corresponsione dell’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF).
Dai bonus per la sanificazione e l’adeguamento degli ambienti di lavoro, ai contributi a fondo perduto, dagli interventi in favore del turismo alla sospensione dei versamenti e così via
L’art. 90 del Decreto legge n. 34 del 19/05/2020 c.d. Rilancio precisa che, per l’intero periodo emergenziale, i datori di lavoro del settore privato dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità smart working, ricorrendo alla documentazione disponibile sul sito.
Le categorie di lavoratori indicate nel decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia), che hanno già percepito l’indennità COVID-19 (bonus 600 euro) di marzo 2020, potranno ricevere a breve l’indennità 600 euro di aprile senza presentare nuova domanda, come previsto dal decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).
Il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto decreto Rilancio, all’articolo 81, comma 1, ha chiarito che i Documenti unici di regolarità contributiva (Durc) restano esclusi dall’ampliamento del periodo di scadenza e, conseguentemente, esclusi dall’ampliamento della validità degli stessi.
Con il messaggio 21 maggio 2020, n. 2101 l’Istituto illustra gli adempimenti operativi per le domande di Cassa integrazione ordinaria e di assegno ordinario, introdotte a beneficio delle aziende, degli intermediari e degli operatori di sede. In particolare:
Inail e Inps sottoscrivono la nuova convenzione quadro che si rivolge ai soggetti pubblici e privati aventi titolo alla fornitura dei dati finalizzata alla verifica della regolarità contributiva, in grado di operare con lo strumento della cooperazione applicativa.